La questione dei marmi del Partenone, ma anche i conflitti in Siria fino al progetto di Pompei: sono stati tanti gli argomenti affrontati a TourismA, la tre giorni dedicata all’archeologia che si è tenuta al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 20 al 22 febbraio.
Traendo spunto dalla trentennale esperienza della rivista Archeologia Viva, l’evento ha cercato da un parte di mettere insieme il mondo accademico e gli esperti di settore, mentre dall’altra ha creato una sorta di Salone dell’Archeologia che ha dato spazio all’offerta turistica, a progetti innovativi e start up.
L’XI Convegno di Archeologia viva, infatti, ha permesso di fare il punto su una serie di questioni di attualità nel mondo archeologico: Louis Godart ha lanciato un appello alla costituzione di un Comitato Italiano per sostenere la restituzione dei marmi del Partenone alla Grecia mentre Paolo Matthiae è intervenuto sulla questione dei danni al patrimonio archeologico legati alla guerra in Siria e nel Medio Oriente e il colonnello Giovanni Nistri ha fatto il punto sullo stato dei lavori a Pompei.
Nei vari workshop invece sono stati affrontati temi più specifici, legati al patrimonio archeologico toscano e non solo; non sono mancati momenti divulgativi con personaggi noti come Alberto Angela, che ha presentato il suo libro “I Tre giorni di Pompei”, Philippe Daverio e Valerio Massimo Manfredi.
Fuori dall’Auditorium invece musei, tour operator e start up hanno avuto occasione di presentarsi e presentare le proprie iniziative, appuntamenti, corsi o progetti, in un’ottica che mostra sempre più come l’archeologia sia percepita non solo come risorsa culturale ma anche economica.
Dallo stand della Regione Toscana che all’archeologia ha dedicato il 2015, ai musei senesi che hanno presentato i propri percorsi, fino ai templi di Siracusa, con il programma degli eventi ospitati nel celebre teatro.
Nel Salone di TourismA troviamo Stefania, archeologa , laureata a Firenze e specializzata alla Scuola di Atene: non avendo trovato un’occupazione stabile come archeologa classica, ha dovuto “inventarsi” altri modi di fare il proprio lavoro: insegna antichità nelle scuole, ha scritto libri di divulgazione, cura progetti per far conoscere l’archeologia ai bambini e ha aperto anche un blog, Memorie dal Mediterraneo, che parla di cultura e archeologia; tra le sue attività c’è anche quella di guida e organizzatrice di viaggi archeologici sia con realtà straniere che italiane.
Unire viaggi e archeologia è infatti una tendenza che sta prendendo campo nel mondo del turismo: in Italia da anni questo tipo di viaggi sono organizzati proprio dalla rivista Archeologia Viva, presente con un suo stand, e che per due volte ha ottenuto il riconoscimento Turismo Cultura Unesco.
“Siamo stati i primi a promuovere questo tipo di viaggi nel 1980 e da allora non abbiamo più smesso – spiega Carla Menin, dell’Agenzia di Viaggi Rallo che cura la parte organizzativa – E’ una tipologia di viaggio che ha riscosso molto successo negli anni e ci ha regalato una clientela affezionata: i nostri non sono itinerari classici ma studiati per approfondire un tema. Oltre a creare un percorso ad hoc, in Italia o all’estero, facciamo accompagnare i nostri gruppi da archeologi professionisti che, grazie anche a mini-conferenze, approfondiscono in itinere quanto viene visitato”
Se da una parte quindi l’archeologia guarda al turismo, dall’altra c’è chi invece tenta di dare risposte ad esigenze proprie del settore: come Caterina, Lorenzo e Sara,
tre ragazzi freschi di studi che hanno aperto un portale web dedicato al mondo universitario e lavorativo.
Archèweb.org, online da qualche giorno vuole, essere infatti una sorta di punto di riferimento nel mondo dell’archeologia per chi cerca opportunità formative o lavorative.
“L’idea c’è venuta perché mancava un punto di aggregazione per chi studia e lavora in questo settore – spiega Caterina Parigi – Abbiamo pensato cosi di creare un portale dove non solo dare la possibilità a laureati e dottorandi di pubblicare la propria tesi, creando una sorta di database, utile anche alle Università, ma di far incontrare anche domanda e offerta di lavoro in questo settore”
Il progetto ha vinto il concorso Impresa Campus Unifi 2014 consentendo ai suoi ideatori di ottenere un tutoraggio nella realizzazione del progetto: il portale, attualmente in lingua inglese, si divide in tre sezioni, “jobs and Training”, “call for papers” e “Thesis”.
“L’idea è quella di mantenere il portale gratuito per i primi tempi e poi di proporre agli utenti un abbonamento per il suo utilizzo, ovviamente a cifre basse – prosegue Lorenzo Poggiali – L’evoluzione del progetto però dipenderà dalla risposta che avremo: il nostro obiettivo sarebbe suscitare l’interesse delle Università che potrebbero sottoscrivere abbonamenti e proporlo poi ai propri studenti”
Dibattiti, progetti e novità: se il paragone con la Bit di Milano forse è un po’ troppo, il primo appuntamento di TourismA ha rappresentato sicuramente un interessante esperimento nel panorama dell’archeologia.
A testimoniarlo anche i 10.000 visitatori che sono intervenuti a questa prima edizione.
Guarda la Photogallery (si ringrazia Riccardo Valerio Ricciardi per alcune delle foto):
Pingback: I marmi del Partenone: Lord Elgin e la diatriba tra Grecia e Inghilterra | Reporter in Viaggio