Livorno – Aumenta il numero di iscritti nelle scuole d’infanzia a Livorno e l’iscrizione avviene sempre più tramite internet. Sono questi i dati più rilevanti presentati dal Comune di Livorno in merito alle iscrizioni scolastiche per l’anno 2010/11.
Secondo i dati presentati, su 617 domande di iscrizione, 154 sono state presentate “on line” e tra queste ben 101 famiglie hanno scelto, per le credenziali e la firma, il canale cellulare-SMS. “Di fatto una famiglia su quattro ha utilizzato le iscrizioni on line, raddoppiando la percentuale dell’anno precedente ferma al 13%”, ha confermato l’assessora alle politiche educative, Carla Roncaglia. Secondo l’assessore Roncaglia che ha lavorato in collaborazione con la collega all’innovazione tecnologica Darya Majidi, questo risultato dimostrerebbe anche quanto sia maturo il tempo per estendere l’uso delle moderne tecnologie ad altre operazioni.
Apprezzata anche la modalità in parte diversa con cui è stato reso operativo lo sportello presso gli uffici del settore prima infanzia, accessibile solo su appuntamento e con l’assistenza delle coordinatrici pedagogiche: 221 le domande presentate qui con risparmi di tempo per i genitori, che hanno evitato attese e code e con una minore percentuale di errori nella presentazione dei documenti. Positivi anche i risultati dello sportello aperto all’Ipercoop, dove sono state presentate 242 domande: una collocazione che ha permesso di intercettare i cittadini in giorni ed orari diversi da quelli “canonici” degli uffici pubblici.
Per quanto riguarda invece il numero delle domande presentate, la crescita è di circa una settantina di bambini: da 549 dello scorso anno, sono salite alle 617 di oggi. L’aumento è effetto della crescita del tasso di natalità degli ultimi anni che dopo gli asili nido coinvolge ora le materne: per il Comune è presto per calcolare quanti saranno i bambini in lista di attesa, ma le previsioni non sembrano comunque buone. “A fronte di questo aumento delle richieste non è previsto infatti alcun incremento di posti nei nostri servizi, a causa della mancanza di fondi – ha dichiarato Roncaglia – e neppure nelle scuole statali, quindi è facile presumere che le liste siano destinate ad allungarsi”.
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