Lucca – Sono le studentesse le più bersagliate da sms offensivi o telefonate mute, mentre i loro coetanei maschi sono più attivi nell’invio e nella ricezione di foto e video. Sono i principali dati emersi dalla ricerca sul cyberbullismo realizzata nelle scuole dalla Provincia di Lucca, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze.
Il progetto articolato in due fasi ha coinvolto studenti di Lucca e Massa Carrara: in un primo momento si è cercato di capire quanto fosse diffuso il fenomeno del bullismo nel mondo virtuale oltre che reale, per poi analizzarlo, nella seconda fase, nei suoi molteplici aspetti.
Per quanto riguarda il bullismo virtuale, dai dati raccolti è emerso che i messaggi di testo su cellulare sono le forme ritenute meno gravi di bullismo, mentre le immagini e i video sono ritenute peggiori, in quanto restano in circolazione. Forte preoccupazione, poi, è destata dal fatto che il cyberbullo si nasconde spesso dietro l’anonimato.
L’indagine ha evidenziato che l’11.8% delle ragazze intervistate ha ricevuto sms offensivi, a fronte del 5.6% dei maschi. Il 50% delle femmine ha ricevuto telefonate mute o moleste, dato che scende al 38% per i maschi. Le offese su messaggeria istantanea sono state ricevute dal 25% delle studentesse contro il 15% degli studenti, e gli insulti su blog dal 13% delle ragazze e dal 7% dei ragazzi.
Diverso lo scenario che si delinea per le foto e i video su cellulare e computer: qua gli studenti sono i protagonisti assoluti: sono infatti i maschi che inviano questo tipo di materiale (6%) e lo ricevono (7%).
Il progetto portato avanti dalla Provincia di Lucca per combattere il fenomeno del bullismo ha visto anche l‘apertura di uno spazio web gestito dai ragazzi. Una terza ricerca, infine, è in corso nelle scuole lucchesi ed è rivolta al coinvolgimento attivo dei giovani nella prevenzione e nel contrasto dei fenomeni di bullismo.
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