Torna a nuova vita il tempio etrusco-romano dell’area archeologica di Fiesole: dopo quasi settant’anni dall’ultimo intervento di manutenzione, l’area sacra è stata infatti sottoposta ad un importante restauro che ha permesso di ripulire e sistemare le strutture architettoniche.
I primi risultati del restauro del tempio etrusco-romano di Fiesole, che dovrebbe concludersi a novembre, sono stati presentati durante un incontro pubblico che si è tenuto nei locali del Museo archeologico di Fiesole, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, e che ha permesso ai partecipanti di effettuare anche un primo sopralluogo.
Il tempio etrusco-romano di Fiesole, dedicato probabilmente a Minerva, rappresenta un importante testimonianza archeologica. Si tratta infatti di un’architettura composta da due strutture di epoche diverse, conservate l’una dentro l’altra: la prima è datata al IV sec a.c. ed è uno dei rari esempi di tempio italico di cui si sia conservato parte dell’alzato; la seconda struttura risale invece al I sec a.c. Quando i Romani edificarono un nuovo tempio.
Il progetto di restauro, affidato a due ditte di Roma e Teramo, per un valore di oltre 134.000 euro, ha permesso di rimuovere completamente la vegetazione che aveva ricoperto la struttura: un’operazione non facile data la penetrazione di erba ed edera per decenni nelle mura e nei pavimenti.
Oltre a ripulire l’area si è proceduto anche ad un’operazione di differenziazione delle due strutture architettoniche: in quella etrusca infatti il pavimento è stato ricoperto da materiale di cava mentre la colorazione delle pietre delle mura è stata diversificata grazie all’utilizzo di una idropulitrice.
Le operazioni di restauro hanno permesso anche di recuperare i due altari originali, che giacevano poco distanti, e di rimuovere le baracche in alluminio che ospitavano reperti e materiali di scavo: questi ultimi sono stati spostati nell’edificio che sorge accanto al tempio etrusco e che è stato anch’esso restaurato e adibito a magazzino.
“Oltre ai danni provocati dalla vegetazione, l’intervento di restauro del tempio etrusco-romano di Fiesole ci ha permesso di constatare il grado di usura causato alle strutture dal calpestio dei visitatori, senza contare chi si arrampica sulle mura per fare fotografie o selfie – ha spiegato la dott.ssa Susanna Sarti, della Soprintendenza archeologica di Firenze, Prato e Pistoia e direttore scientifico dei lavori – Per questo stiamo discutendo sull’opportunità o meno di impedire l’accesso all’interno del tempio, una volta rimosso il cantiere”.
Per consentire ai visitatori di avere comunque la visuale sull’intera struttura potrebbe essere realizzato un percorso esterno, già in parte presente, che consentirebbe di girare intorno al tempio. “Dal punto di vista della tutela questa sarebbe la cosa migliore da fare ma mi rendo conto che è necessario tenere in considerazione anche le aspettative dei visitatori” ha aggiunto la dott.ssa Sarti che ha invitato tutti i presenti ad essere vigili e a scoraggiare eventuali comportamenti dannosi, oltre che pericolosi, da parte di visitatori.
Attualmente l’area del tempio etrusco-romano di Fiesole resta ancora inaccessibile per consentire di ultimare i lavori di restauro: a questo proposito, è stato creato anche un sito internet che in questi mesi ha consentito di seguire le operazioni.
La chiusura del cantiere di restauro del tempio etrusco-romano di Fiesole è prevista per il mese di novembre.
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