“Papà ma è già finito?” “No tesoro ora vanno a bere un bicchiere d’acqua e poi ritornano”: il bimbo avrà 10 anni e continua a saltellare sulle gradinate mentre il padre, probabilmente mio coetaneo, lo tranquillizza durante la prima delle due pause del concerto dei Subsonica al Mandela Forum per In una Foresta Tour.
Pause che servono a tirare il fiato alla band torinese ma anche al suo pubblico, soprattutto ai loro coetanei, che li seguono da quasi venti anni!
Eh sì perchè l’età comincia a farsi sentire, complice anche un tour che vede i Subsonica esibirsi a ritmo serrato, in particolare in questi giorni tre giorni: prima Bologna, poi Firenze e oggi Genova.
Samuel, Boosta, Vicio e Ninja ci scherzano su simulando, a fine concerto, una rianimazione per Max, il chitarrista della band, immortalata dal fotografo ufficiale, Pasquale Modica…si vede che sono stanchi ma non mollano, danno l’anima, e continuano a tornare sul palco per accontentare le richieste di un Mandela Forum non sazio delle quasi due ore di concerto.
Le luci si sono spente intorno alle 21.30 al grido dei 6600 fans che hanno accolto i propri beniamini qui a Firenze, terzultima tappa del tour che li ha portati in tutta Italia: si parte con le canzoni dell’ultimo album, “Una nave in una foresta”, dal quale deriva anche il nome del tour.
Poi spazio all’alternanza di classici, come Il cielo su Torino, Discolabirinto, Strade, L’Odore, la meravigliosa reinterpretazione di Up Patriots to Arms di Franco Battiato, e poi Veleno, Istrice ma anche Liberi Tutti, Deprè, Aurora Sogna: quasi due ore che trasformano il Mandela in una vera e propria Discoteca Labirinto.
Si balla, come sempre, ma questa volta si percepisce anche qualcosa di nuovo, forse regalato proprio dell’età che avanza: quegli stessi testi che prima cantavi a squarciagola, anche con intento di ribellione, adesso acquistano nuovo significato, in un percorso che porta fino alle canzoni dell’ultimo album, più intimo e meditato, e che in poche settimana si è infatti guadagnato il Disco d’Oro!
E non è certo “mancanza di fiato” ma, probabilmente, voglia di fare il punto, sulla propria vita, artistica e personale, ripercorrendo insieme ai propri fans, quelle “strade” che, come dice Samuel “tante ne abbiamo percorse e tante ne percorreremo ancora insieme”!
Ad accompagnare le canzoni è il gioco di luci del palco, una struttura mobile in continuo movimento, con pannelli al led (per inquinare meno!) che “velano e svelano” la band, accogliendo anche le immagini del pubblico.
Novità di questo tour, le giacche con tecnologia werable che consentono a ciascun membro del gruppo di indossarealcune delle gift dei propri fans, selezionate in precedenza, creando un legame sempre più stretto con il proprio pubblico!
Bellissima l’installazione creata per “Il Terzo Paradiso”, in collaborazione con l’artista 80enne Michelangelo Pistoletto, anche lui di Torino.
Quasi due ore di concerto ma alla fine il Mandela non vuole proprio lasciarli andare e i Subsonica non si tirano indietro: ne nasce una bellissima versione acustica di un Must della band come Tutti i miei sbagli, cantata in coro da tutto il palazzetto!
Un bellissimo concerto, un vero e proprio viaggio, non solo nelle canzoni ma anche dentro se stessi.
Appena finito, tutti di nuovo in strada: Genova li attende stasera e bisogna smontare in fretta il palco…la vita attende invece i loro fans, fino al prossimo appuntamento subsonico a Firenze!
Buon viaggio ragazzi…a tutti!
One Response to In una Foresta Tour a Firenze: viaggio musicale (e personale) con i Subsonica!