Firenze – Se ci si divide sull’idea che la crisi economica possa essere un’occasione per ridurre sprechi, è certo invece che in seguito al suo arrivo lo stile di vita delle famiglie italiane sia molto cambiato: contrazione delle spese, acquisti a prezzi più bassi e soprattutto la consapevolezza che le cose non miglioreranno a breve.
E’ quanto emerge dall’indagine “Cambiamento degli stili di vita e dei consumi in tempo di crisi”, promossa da Federconsumatori e cofinanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico. La ricerca è stata presentata oggi a Firenze, in Palazzo Bastogi.
Lo studio ha preso in esame le risposte di un campione di oltre 2.400 persone, di età compresa da 16 a oltre 60 anni e di varie estrazione sociali e condizioni lavorative.
Per il 75% del campione, in questi anni, il tenore di vita e il potere d’acquisto della propria famiglia è peggiorato, con conseguente modifica del proprio stile di vita.
Più del 50% ha rinunciato all’acquisto di alcuni beni e servizi o ha scelto prodotti di minor costo e non di marca.
Federcinsumatori “Cambiamento degli stili di vita e dei consumi in tempo di crisi”: condizioni peggiorate per il 75%
Oltre il 73% ha ridotto la spesa per ristoranti e pizzerie mentre il 56% ha ridotto le spese culturali (libri, cinema e teatro) e ben il 67,4% ha notevolmente ridotto quelle per le vacanze.
Aumentano gli acquisti nella grande distribuzione (72%) a discapito dei negozi tradizionali, mentre il 34% ha iniziato ad acquistare direttamente dal produttore.
Interessanti anche i dati sull’ecommerce: secondo Federconsumatori il 58% non fa acquisti online, mentre un 14% lo fa oltre sei volte l’anno (con una soddisfazione dell’affare del 68%).
Campione spaccato invece sull’affermazione che la crisi possa rappresnetare un’occasione per ridurre sprechi: il 32% ha risposto abbastanza, il 32% ha scelto poco, il 16% ha risposto sì e il 19% ha scelto no.
Federconsumatori “Cambiamento degli stili di vita e dei consumi in tempo di crisi”: 62% prevede peggioramento
Ma quello che colpisce maggiormente è che ben il il 62% del campione prevede un peggioramento delle condizioni economiche, a partire dall’anno in corso: segnale che nonostante tutti i proclami fatti sulla fine della crisi, il sentore da parte dei cittadini è molto diverso.
Trovate tutte le slides della ricerca “Cambiamento degli stili di vita e dei consumi in tempo di crisi” cliccando qui
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