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“Zenzero e cannella” un blog di cucina dal sapore orientale

Firenze – Negli ultimi anni la cucina spopola in tv e su Internet.

C’è però una differenza sostanziale tra chi è davvero un cuoco e chi lo fa per diletto.

Tra coloro che fanno questo mestiere da anni c’è Maky, 32 anni, che si è trasferita da Verona a Firenze e ha fatto della sua passione, la cucina, il suo lavoro: è infatti diventata cuoca e ha aperto un blog di cucina “Zenzero e cannella.

Numerose le ricette dagli antipasti ai dolci, con alcune peculiarità: sono tutte vegetariane e molte quelle che arrivano dall’Asia e dall’America.

Noi l’abbiamo intervistata.

O3: Maky come è nata l’idea di questo blog?

Maky: Prima facevo la colorista digitale di fumetti avendo studiato all’Accademia delle Belle Arti. Poi ho deciso, una volta che mi sono trasferita, di cambiare vita e tentare di realizzare il mio sogno: diventare una cuoca. Ho cominciato facendo la gavetta nei ristoranti e ho dovuto “sgobbare” parecchio prima di raggiungere il mio obiettivo. Circa 7 anni fa ho iniziato a seguire il blog di cucina aperto da una mia amica che non aveva più il tempo di farlo: è nato così “Zenzero e cannella”, una raccolta di ricette e non solo, arricchite da foto fatte da me.

O3: Perchè la scelta di questo nome?

Maky: Zenzero per la mia passione per l’Oriente, per tutto quello che è cucina giapponese, mentre cannella è legato alla mia cultura veronese, perchè a Verona si usa molto questa spezia. Nel blog infatti si trovano sia ricette tradizionali che giapponesi e la gente è incuriosita sia dalle une che dalle altre.

Maky: Ho poi aperto una sezione di Bento Box, che sono i porta-pranzo giapponesi, realizzati da me e da una mia amica con allegre decorazioni.

O3: Cosa ne pensi del boom dei programmi di cucina di questi ultimi anni?

Maky: Quel poco che vedo non mi piace molto. Uno chef una volta mi ha detto: “Tu non devi essere una brava casalinga in cucina: bisogna distinguere le brave cuoche dalle brave casalinghe”. A casa è facilissimo cucinare, perchè hai i tuoi tempi, ma quando metti le persone, che di professione non fanno i cuochi, in un reality le vedi in seria difficoltà, a volte arrivano anche a piangere perchè non sone abituate: io ho dovuto lavare molti piatti prima di entrare in cucina e diventare una cuoca a tutti gli effetti. Sono dell’idea che tutti debbano sperimentare, ma credo anche che la professionalità in ogni campo sia sempre importante”.

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Posted by on 31 Gennaio 2013. Filed under Cultura. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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