(Articolo di Gabriele D’Angelo) Firenze – “Il nostro paese sarebbe un universo, un paradiso terrestre, se sapessimo conservarlo e rispettarlo di più.” Così Massimo Valerio Manfredi, scrittore e archeologo, ha chiuso la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di “TourismA”, il salone internazionale dell’archeologia a Firenze dal 20 al 22 febbraio 2015.
Parole con le quali non si può non essere d’accordo, considerando che l’Italia possiede da sola poco meno del 10% del patrimonio artistico mondiale.
Ed è proprio per la necessità di dare nuova vita a questo Eden della storia, di trasmetterlo alle nuove generazioni, che la ormai trentennale rivista “Archeologia viva”, sotto la guida del suo direttore Piero Pruneti, ha ideato l’evento, che si terrà dal 20 al 22 Febbraio 2015 al Palazzo dei Congressi di Firenze, dopo una solenne inaugurazione che avrà luogo invece il 19 febbraio, nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, e che sarà dedicata ai “padroni di casa”: gli Etruschi.
Una tre giorni costellata da incontri, dibattiti, mostre e quant’altro, volti alla divulgazione delle scoperte archeologiche più recenti (dai mosaici romani sotto la Fortezza medicea di Arezzo ai ritrovamenti sui fondali dell’Elba) e alla valorizzazione del nostro immenso patrimonio. Con un’attenzione particolare per la questione di Pompei, la quale sarà al centro di un convegno apposito a cura del presidente del consiglio superiore dei beni culturali Giuliano Volpe, con la partecipazione del ministro per i beni culturali, Dario Franceschini.
TourismA sarà anche l’occasione per guardare oltre i nostri confini, attraverso le missioni archeologiche italiane all’estero, in primis quelle impegnate a salvare la storia dalle bombe, in Siria, in Iraq, in Afghanistan.
Alla manifestazione saranno presenti molti big del settore archeologico, lo scrittore-archeologo Valerio Massimo Manfredi, lo storico dell’arte Philippe Daverio, il medievista di fama internazionale Franco Cardini, e il divulgatore televisivo Alberto Angela.
Uno spazio speciale sarà inoltre dedicato al caso archeologico del momento: quello della restituzione dei marmi del Partenone richiesta dalla Grecia all’Inghilterra, su cui si esprimerà il professor Dusan Sidjanski, del Dipartimento di Scienze politiche di Ginevra.
“Un appuntamento innovativo e importantissimo per la Toscana – spiega l’assessore regionale alla cultura e al turismo Sara Nocentini – che scommette sulla possibilità di coniugare l’attenzione e la competenza con l’accessibilità e la capacità di raccontare l’importanza del nostro prezioso patrimonio archeologico ad un pubblico più vasto, senza però sminuirne il messaggio scientifico”.
Con questa e con altre iniziative (come il congresso mondiale di egittologia ad Agosto o la creazione di una nuova guida all’archeologia in Toscana entro Febbraio), la nostra regione punta a far capire almeno a livello locale quello che la politica nazionale sembra ignorare da sempre: e cioè che la nostra maggior risorsa, il nostro petrolio, la grande potenzialità dell’Italia, sta proprio nella storia e nella cultura del nostro paese.
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