Firenze – Se siete amanti dell’arte segnatevi queste date: 17 febbraio, 17 marzo e 14 aprile.
Durante queste domeniche, dalle ore 10 alle ore 12, la Regione Toscana apre infatti le porte di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, di Casa Rodolfo Siviero e del Museo di storia della sanità toscana.
L’iniziativa si svolge con la collaborazione del FAI delegazione di Firenze e dell’Associazione Amici dei Musei, con lo scopo di rendere fruibili al pubblico alcuni tra i palazzi più belli di proprietà regionale.
Palazzo Sacrati Strozzi, affacciato su piazza del Duomo, fu costruito agli esordi del XVII secolo sulle case medievali della famiglia Bischeri e progressivamente ampliato dai marchesi Guadagni, il Palazzo, che si affaccia su Piazza Duomo, assunse la fisionomia attuale nell’800 con Anna Strozzi.
Nel corso dei secoli i proprietari hanno modificato più volte la struttura del palazzo, arricchendolo di particolari e decorazioni.
Nel 1871 il palazzo andò a Massimiliano Strozzi del ramo di Mantova, erede dei Sacrati di Ferrara, che fece ulteriori lavori per alzare di un piano la struttura e le scuderie. Gli ultimi intreventi furono fatti nel 1918 dalla vedova di Massimiliano, Guendalina Steward e dal figlio Ubert.
Il palazzo è stato acquistato dalla Regione Toscana ed ospita dal 2008 la sede della Presidenza.
Casa Rodolfo Siviero è una palazzina in stile neo-rinascimentale affacciata sul Lungarno Serristori. Nel secondo dopoguerra fu acquistata da Rodolfo Siviero che alla sua morte, nel 1983, la donò con tutti i suoi arredi alla Regione Toscana con il vincolo di farne un museo aperto al pubblico.
Rodolfo Siviero è chiamato lo 007 dell’arte perché riuscì a riportare in Italia i capolavori trafugati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e si occupò anche di rintracciare e recuperare le opere d’arte che per varie cause scomparvero dall’Italia negli anni seguenti alla guerra.
Tra le opere esposte si trovano reperti dell’antichità etrusca e romana, opere medioevali, arte fiamminga e barocca, fino ad arrivare all’arte del ‘900 con dipinti di Annigoni, De Chirico, Manzù, Soffici.
Di particolare interesse, vista l’amicizia che legava l’artista con Siviero, è il nucleo di opere di Giorgio De Chirico tra cui figura il famoso Autoritratto in costume da torero.
Il Museo di storia della sanità toscana è collocato presso la sede del Centro di Documentazione per la storia dell’assistenza e della sanità, nel quartiere monumentale dell’ex-ospedale di San Giovanni di Dio a Firenze, Borgognissanti.
In sintonia con le finalità del Centro di Documentazione è stato organizzato un percorso museale dove si possono ammirare arredi, suppellettili liturgiche, quadri, ma soprattutto esemplari di strumenti chirurgici databili tra la fine dell’Ottocento e i primi sessanta anni del Novecento.
Per prenotazioni e informazioni, in orario 9-13, dal lunedì al venerdì telefonare allo 055-4385616.
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