Prato – E’ stato aperto al pubblico il nuovo Parco Archeologico di Carmignano, nel pratese, che riunisce in un unico sistema il nuovo Museo Archeologico di Artimino e i monumentali siti etruschi del territorio, tra cui il Tumulo di Montefortini, risalente alla seconda metà del VII sec. a.C., uno dei più importanti monumenti archeologici della Toscana.
Ci sono voluti ben 46 anni di ricerche, per ritrovare e riportare alla luce i 10mila reperti presenti nel Parco e i 4 siti archeologici che si estendono su 39 km quadrati e 600 metri quadri di spazi museali: la necropoli di Artimino a Prato Rosello, il tumulo di Montefortini e la tomba dei Boschetti a Comeana, l’insediamento fortificato di Pietramarina.
Il percorso musela è suddiviso in un’area espositiva e in un’altra una didattica, realizzate in due diversi edifici del Borgo di Artimino.
Lo spazio espositivo è stato ricavato in un antico edificio sulle mura medievali del borgo, di fronte alla Villa Medicea La Ferdinanda.
Al suo interno, la collezione sarà esposta secondo un ordine topografico e cronologico, secondo due principali sezioni denominate il “Mondo dei vivi” e il “Mondo dei morti”. Il suggestivo allestimento è amplificato dalla presenza di video con le ricostruzioni digitali dei siti archeologici del parco.
A completare l’offerta del Parco Archeologico gli itinerari archeologici, storico-artistici e trekking – naturalistici: per questi ultimi sono stati recuperati e resi percorribili gli antichi sentieri del territorio.
Il Parco e il nuovo Museo, diretto dall’archeologa Maria Chiara Bettini, sono stati realizzati grazie ad un accordo di programma tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, la Regione Toscana, la Provincia di Prato e il Comune di Carmignano, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Guarda la galleria fotografica dei reperti del Parco Archeologico:
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