Aperture prolungate, visite guidate, ingresso a prezzi ridotti e/o gratuito: sono state tante le iniziative in occasione della prima Festa dei Musei voluta dal Ministero dei Beni Culturali nel weekend del 2-3 luglio.
Anche Firenze ha partecipato all’evento con diverse iniziative agli Uffizi, al Bargello o all’Accademia: tra queste anche le visite guidate al giardino storico e alla sezione egiziana del Museo Archeologico Nazionale che si sono tenute sabato 2 luglio.
A guidare il piccolo gruppo di irriducibili, che ha sfidato la calura estiva, sono stati l’attuale giardiniere, Alessandro Pirani, l’archeologa Marina Lo Blundo, e la direttrice del Museo Egizio, Maria Cristina Guidotti.
Il Giardino storico del Museo Archeologico di Firenze
Se la storia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze è nota ai più, non tutti conoscono quella del suo giardino che affaccia su via della colonna: quest’ultima è nota anche con il nome di via delle rose, proprio per i suoi roseti.
Il terreno sul quale sorge il giardino del Museo Archeologico di Firenze venne infatti acquistato da Lorenzo de Medici nel ‘500 per costruirvi una villa che non sarà però mai realizzata.
Nel 1600 divenne il giardino di Palazzo Crocetta, all’epoca residenza di Maria Maddalena di Toscana e attuale sede del Museo archeologico.
“Siamo riusciti a ritrovare documenti che attestano la sistemazione del giardino tra ‘600 e ‘700, quando iniziò a prendere l’attuale forma grazie a Francesco Romoli, già giardiniere di Boboli, che si occupò di questo giardino per oltre cinquant’anni – spiega Alessandro Pirali, attuale giardiniere – A quel periodo risale anche il tasso che troneggia ancora oggi in fondo al giardino e che ha circa 600 anni”
Fu solo a inizio ‘900, però, sotto la direzione di Luigi Adriano Milani, primo direttore del museo, che il giardino assunse l’attuale veste archeologica: Milani infatti fece ricostruire qui alcune tombe provenienti da zone diverse dell’Etruria.
“In un’epoca in cui gli spostamenti non erano facili, l’obiettivo di Milani era quello di usare il giardino del museo per mettere a disposizione degli studiosi alcune delle principali tipologie di tombe dell’Etruria – aggiunge l’archeologa Marina Lo Blundo – Le tombe vennero infatti ricostruite con tutti i corredi al loro interno; purtroppo l’alluvione del 66 ha portato via tutto”.
L’ecosistema formato da piante e reperti archeologici è molto delicato e richiede un impegno costante per il suo mantenimento, senza contare gli eventi eccezionali: ad esempio, il giardino ha subito pesanti danni a causa del nubifragio del 19 Settembre 2014, con la caduta di 3 pini.
“Cercando tra i documenti di archivio abbiamo scoperto tante curiosità su questo giardino – conclude Alessandro Pirani – Ad esempio la famosa Mostra dei fiori di Firenze, che oggi si svolge ogni anno al Giardino dell’Orticultura, ha avuto proprio qui la sua prima edizione nel 1852″
La storia del giardino del Museo Archeologico Nazionale di Firenze meriterebbe da sola un percorso di vista, che però al momento non è possibile allestire: le stesse visite con le scuole sono state sospese negli ultimi anni in attesa della costituzione dei nuovi Poli Museali di Firenze.
Il Museo egizio di Firenze: da Schiapparelli ai nostri giorni
Il Museo egizio è allestito all’interno del Museo Archeologico di Firenze ed è il secondo per importanza in Italia dopo quello di Torino.
“Fu grazie al granduca Leopoldo II di Lorena nella prima metà dell’800 che vennero raccolti i pezzi della collezione egizia di Giuseppe Nizzoli, cancelliere del consolato d’Austria in Egitto e noto collezionista” ha spiegato Maria Cristina Guidotti, attuale direttrice del Museo Egizio.
Fu sempre Leopoldo II a finanziare la prima spedizione scientifica in Egitto nel 1820, guidata da Ippolito Rosellini e Francoise Chapollion, il decifratore dei geroglifici. Il Museo Egizio di Firenze venne inaugurato ufficialmente in questa sede nel 1883 dall’archeologo Ernesto Schiapparelli.
Il Museo conta attualmente 11 sale sistemate in ordine cronologico, dalla preistoria fino al periodo copto: le ultime due sono state aggiunte solo lo scorso anno per rendere completo il percorso, in occasione del congresso mondiale di egittologia che si è tenuto a Firenze.
Durante la visita guidata è stato possibile scoprire alcuni dei pezzi più importanti della collezione, come il bassorilievo della tomba di Sethy I raffigurante la dea Maat, simbolo del Museo Egizio di Firenze, le iscrizioni del Libro dei Morti, o i tessuti dell’epoca copta.
Tra le curiosità rivelate dalla dott.ssa Guidotti quella riguardante le decorazioni delle II sala del museo: furono fatte fare da Schiapparelli per raccontare in geroglifici l’inaugurazione del museo ed è per questo che tra i simboli compaiono anche l’emblema dei Savoia e il Giglio di Firenze.
“Nonostante lo spazio a disposizione non sia sufficiente, siamo molto soddisfatti di essere riusciti a dare un nuovo allestimento cronologico completo al Museo Egizio di Firenze – ha concluso la dott.ssa Guidotti – Con i reperti che abbiamo nei magazzini potremmo infatti allestire altri due musei”
Museo Archeologico di Firenze: info utili
Il Museo Archeologico di Firenze si trova in piazza SS. Annunziata 9/b.
Tutte le informazioni su orari e aperture sono disponibili su sito del polo museale.
Il giardino storico è di norma visitabile solo il sabato mattina
Per avere maggiori informazioni sulle iniziative e sulla storia del museo si può consultare il blog ufficiale.
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