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Elena Torre, scrittrice viareggina: torno ai bambini!

Elena Torre, giovane eclettica scrittrice viareggina, nata nel 1973, dopo la trilogia gialla con le avventure del commissario Biagini, (Erode e la psicopatia dell’allenamento, L’eroe, ed E3 scritte a quattro mani con Anna Marani ed edite da Romano Editore) torna alla scrittura per l’infanzia. Risale infatti al 2006 il libro per bambini “Gli indovinelli della Principessa Turandot” edito da ETS. Suoi anche 10a personale di Julie Valmont (Baroni Editore 2005), A largo di strane convinzioni e il saggio Giorgio Gaber l’ultimo sileno (Sassoscritto Editore 2007 e 2008)

È appena uscito “Storie dei cinque elementi” edito da Romano Editore di Firenze e Darwin Edizioni di Roma. Il libro composto da 16 storie in cui protagonisti sono glie elementi naturali ed è stato scritto a quattro mani con Anna Marani.

Al volume illustrato da Iole Eulalia Rosa sono allegati due CD con le storie lette da vari artisti italiani: Claudia Pandolfi; Francesco Facchinetti; Francesco Petretti; Rosario Fiorello; Susanna Parigi; Maria Laura Baccarini; Niccolò Fabi; Elisa; Raphael Gualazzi; Luca Argentero; Nerì Marcorè; Giorgia; Sveva Sagramola; Marco Presta e Antonello Dose; Lighea; Aldo, Giovanni e Giacomo.

Abbiamo chiesto a Elena Torre di raccontarci questa sua ultima sfida.

Elena tu sei giovane ma hai all’attivo molte esperienze e numerosi lavori di genere diverso. Quando hai iniziato a scrivere e quando hai deciso di pubblicare?

La scrittura è stata per me una compagna sin da quando a fatica tentavo con mano malferma di trasformare segni incerti in suoni. La scrittura fu per me una folgorazione, non potevo credere che segni grafici corrispondessero a suoni e che incatenati dessero parole, frasi e così via. Ho sempre creduto che in questo processo ci fosse qualcosa di magico e, detto tra noi, lo credo ancora oggi. Da allora lo scrivere come gesto mi appartiene, così come la volontà di fissare sula carta immagini, parti di conversazioni, ricordi e così via. Avevo, come tutti gli adolescenti credo, almeno quelli della mia generazione, una sorta di diario, un quaderno a dire il vero, dove fissavo quello che non volevo dimenticare. Su questo quaderno sono nate poi tutte le storie che via via ho deciso di raccontare. La pubblicazione è arrivata molto dopo e per caso grazie ad un piccolo editore illuminato, Mauro Baroni, scomparso troppo presto, un intellettuale preparato, a mio giudizio, dimenticato in fretta da chi avrebbe dovuto ricordarlo. Era il 2005  il mio primo romanzo 10° personale di Julie Valmont. Prima un mio racconto era stato pubblicato su un’antologia edita da Newton & Compton dopo aver partecipato e vinto il concorso Racconti nella rete, un premio letterario ideato dal giornalista Demetrio Brandi.

Uno degli ultimi tuoi libri, E3 scritto sempre insieme a Anna Marani, è un giallo: un delitto da risolvere in una Viareggio grigia ben lontana dei fasti dell’estate. Come nasce la passione per il genere investigativo?

Come tutto quello che mi piace raccontare, nasce dalla curiosità. Prima di approcciarmi alla stesura di un nuovo libro o anche di un semplice racconto mi piace sapere di più di quello che ha attirato il mio interesse e così, se sono stata colpita da una vicenda giudiziaria o dall’identikit di un assassino, cerco di conoscere tutto il possibile prima di trasformarlo in una storia letteraria. Inoltre sono molto attratta dal lato oscuro delle persone, delle vicende e dal processo investigativo che cambia il destino di uomini e donne.

Quanto il tuo lavoro è legato alla tua città, alle tue radici?

Completamente. Per principio racconto ciò che conosco e la scelta di ambientare le avventure del Commissario Biagini a Viareggio è stato naturale. È la mia città, mi piace, ho viaggiato molto, ma sempre avvertito il desiderio di ritornare. Amo le sue contraddizioni, mare e monti in una striscia di pochi chilometri, in estate festosa, colorata e popolata; in inverno silenziosa, grigia e solitaria ad esclusione della parentesi dell’affascinante ‘non tempo’ del Carnevale. E poi so quanto tempo ci vuole a piedi dalla cima del molo ad arrivare in pineta a prendere un bombolone o quanto impiega il commissario Biagini ad arrivare dall’ufficio a casa in bicicletta, in scooter o in macchina senza rischiare di fare errori ;).

Veniamo a “Storie dei cinque elementi”. Sedici racconti per bambini dove protagonisti sono gli elementi naturali. Perché sei tornata alla letteratura per l’infanzia?

Perché credo che per provare a cambiare le cose si debba cominciare dai bambini. Lo dico con amarezza, significa che non ho fiducia in una presa di coscienza degli adulti in questo presente. Se fossimo stati consapevoli dei rischi, ambientali, sociali, morali di cui oggi paghiamo le conseguenze non saremmo arrivati a tanto. Se c’è bisogno di preservare la natura significa che non l’abbiamo rispettata prima, se oggi siamo schiavi del petrolio significa che siamo stati ciechi di fronte a molte cose. Penso che ai bambini sia necessario mostrare quanto di bello c’è rimasto, credo che sia importante raccontare loro storie che parlino di una realtà vicina che guardi al rispetto della natura, degli animali, delle differenze quali che siano come motivo di confronto e arricchimento e non  di discriminazione.

Che effetto fa sentire ciò che si è scritto letto da altri?

Un’emozione immensa. Già quando le storie lasciano il cuore e la mente per la pagina c’è già un primo distacco e un iniziale smarrimento. Spesso e volentieri mi accade che quando vado a rileggere ciò che ho scritto trovo sul foglio qualcosa di diverso dall’idea iniziale, figuriamoci quando la parola da scritta diventa detta. La prima volta che ho ascoltato le registrazioni tremavo come una foglia, l’emozione è stata grande e non solo perché si trattava di personaggi noti, ma perché era come se Germano, Capitan Fieragoccia, il Cavaliere senza armatura prendessero vita… non vi dico quando ho realizzato che quelle voci erano di Luca Argentero, Lighea e Maria Laura Baccarini…

Lo abbiamo detto non è la prima volta che lavori con Anna Marani. Come nasce la vostra collaborazione?

Dall’amicizia di lunga data e dalla reciproca stima. Da quando ho iniziato a scrivere avevo sempre caldeggiato l’idea di condividere parte di quel cammino, che spesso è solitario e non ho avuto dubbi su chi volevo per un po’ accanto a me.

Il libro ha dato il la per un allestimento teatrale a Verona. Dopo potrebbe esserci la Toscana?

Verona è stata una grande partenza. Vedere le splendide tavole di Iole Eulalia Rosa che ha illustrato magistralmente il libro in versione gigantesca sul palco del Teatro Romano di Verona è stata una cosa da togliere il fiato e vedere artisti di fama internazionale alternarsi sul palco legati dal filo conduttore di Storie dei Cinque Elementi ve lo lascio immaginare… tutti uniti per una serata di beneficienza che non ci sarebbe stata se questo libro non fosse stato pubblicato. La Toscana dici? Nemo profeta in patria si dice… sarei oltremodo felice se la mia regione guardasse con interesse all’organizzazione di una serata sulla falsa riga di Verona. Questo è un libro che si presta a molte possibilità sia di lettura che come punto di partenza per altro, ma come tutte le cose bisogna Volerlo con la V maiuscola. Massima disponibilità e collaborazione da parte mia.

Progetti futuri?

Tanti, davvero tanti per fortuna. Per prima cosa ancora promozione e presentazione di Storie dei Cinque Elementi perché, come saprai, il ricavato va a sostenere due importanti progetti, uno per il WWF Oasi e l’altro per CUAMM medici per l’Africa, pertanto è importante che il libro venga acquistato anche durante le presentazioni le cui date sono sempre aggiornate sia sulla pagina Facebook del libro che sul sito della Romano Editore e su storiedei5elementi . Poi attendo l’uscita di un mio racconto contenuto all’interno di un’antologia dal titolo Il Panettone che uscirà sempre per la Romano Editore verso la metà di ottobre. Questa antologia rientra  nell’attività dell’associazione dei Libristi e in questo caso i proventi andranno in beneficienza a sostegno di attività legate alla cultura e alla sensibilizzazione alla lettura.

Chi è interessato dove potrà acquistare il vostro libro?

Durante ogni presentazione ovviamente ed è ordinabile sul sito della casa editrice all’indirizzo ordini@romanoeditore.it dove troverete anche gli indirizzi delle ‘librerie amiche’ che abbracciano il progetto.

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Posted by on 14 Settembre 2012. Filed under Cultura,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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