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Degustibooks e Florence Wine Event: cibo, vino cultura..e tanta passione

Firenze – C’è un elemento che unisce buona cucina, vino, blog e libri ed è la passione: se non ne siete convinti avreste dovuto fare un salto questo weekend all’ex Tribunale di Firenze, dove, nell’ambito della Biennale Enogastronomica 2012, si è tenuto Degustibooks, rassegna dedicata a libri e cucina, e Florence Wine Event, appuntamento per gli amanti del buon vino

Tra un assaggio e l’altro di vini del Chianti (e non solo), avreste così assistito a numerose degustazioni culinarie abbinate alla presentazioni di libri, con una formula dinamica e coinvolgente, guidata dal critico Leonardo Romanelli.

Avreste così imparato che il vero caffè espresso è quello che si serve in tazza piccola (perchè la porcellana è più pulita del vetro e mantiene meglio la temperatura) e senza zucchero, per gustare al meglio gli aromi della tostatura e che per farlo occorre avere strumenti sempre ben puliti, come spiegato da Marco Paladino di Mokarico;

La pulizia è fondamentale anche nella preparazione dei dolci, come raccontato da Andrea Bianchini de La bottega del cioccolato, unico fiorentino a far parte dell’Accademia Pasticceri Italiani, sempre attento alla qualità degli ingredienti, mischiati però con un segreto, la passione per il proprio lavoro.

La stessa passione che ha portato una fiorentina, Elena Farinelli, ad aprire cinque anni fa un blog dove recensiva i locali visitati e i piatti assaggiati e che oggi vede quel blog arrivare in libreria con la pubblicazione del suo primo libro Io amo Firenze.

Sempre per colpa della passione per il buon cibo, quattro anni fa è la nata la guida I Cento di Torino, che raccoglie i migliori ristoranti e trattorie della città raccontati, in linguaggio semplice e diretto, da 3 amici: il suo successo, ha spiegato Stefano Cavallito,ha fatto sì che oggi sia uscita anche la versione fiorentina “I Cento di Firenze”, edita da EDT, e presentata insieme agli assaggi dello chef Beatrice Segoni e alle deliziosa ribollita di Paolo Gori, della Trattoria da Burde. Ad accompagnare il tutto la deliziosa birra artigianale di Bveg.

Ogni incontro insomma è servito a far conoscere meglio il dietro le quinte di un piatto, di un alimento o di una bevanda e, al contempo, ad illustrare la creazione artistica e materiale di un libro che parla di buona cucina: e il pubblico pare aver gradito, considerando che la sala dell’ex Tribunale era gremita di persone.

L’obiettivo finale di questo tipo di manifestazioni è quello di fare soprattutto “cultura dell’alimentazione” insomma, affinchè ognuno di noi impari ad avere maggiore considerazione e a conoscere davvero quello che mangia o beve.

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Posted by on 12 Novembre 2012. Filed under Cultura. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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