Firenze – Marilyn Monroe, musa di Andy Warhol, e Simonetta Vespucci, donna simbolo di Botticelli: due icone, due miti femminili che in epoche diverse hanno rappresentato l’ideale stesso della bellezza, rivivono adesso nella mostra “Metamorfosi di Primavera”, inaugurata ieri alla Galleria dei Medici, in Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
L’esposizione, visibile fino al 26 aprile, presenta le opere di Omar Ronda, artista italiano che ha voluto mettere a confronto queste due donne, accomunate anche da una certa somiglianza fisica: bionde, bellissime furono amate dagli uomini più potenti della loro epoca (Simonetta da Giuliano e Lorenzo De’ Medici; Marilyn da John e Robert Kennedy). Simonetta diventò con Botticelli l’emblema di una delle stagioni più floride della storia dell’umanità, simbolo del potere mediceo, espressione della bellezza rinascimentale per eccellenza. Marilyn invece rappresenta, attraverso la mano di Warhol, il volto del Novecento. Ad unirle
però è stata anche la tragicità della loro fine: Simonetta Vespucci morì a ventitrè annni di tisi; Marilyn scomparve a soli 36 anni in circostanze ancora misteriose.
Dopo aver notato la somiglianza non solo fisica ma anche nelle vicende personali di queste due donne, Ronda, che da anni lavora al ciclo dei Frozen Portraits, ha estrapolato dal repertorio dell’arte le Veneri e le Madonne di Botticelli, la Cleopatra di Piero di Cosimo, le immagini bellissime in cui si è voluto riconoscere Simonetta Vespucci, e le ha fuse con le foto di Marilyn, rendendole inalterabili entro gli strati delle sue resine sintetiche. Si è venuto così a creare un ponte tra epoche e personaggi diversi, ma uniti nel sogno collettivo e nel ruolo di mito che la storia ha loro assegnato.
L’ingresso alla mostra è gratuito.
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