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150° Firenze Capitale: all’Archivio di Stato, in mostra le opere dell’architetto Poggi

Firenze Capitale_ sala senato-Uffizi

(Articolo di Gabriele D’Angelo) Firenze – 150 anni fa Firenze diveniva Capitale d’Italia e 150 anni fa il Comune affidava all’architetto Giuseppe Poggi l’opera di risanamento ed ampliamento della città.

Questo il tema principale della mostra “Una capitale e il suo architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici. Firenze e l’opera di Giuseppe Poggi”, che occuperà le sale dell’archivio di stato di Firenze fino  al 6 Giugno e che è stata realizzata grazie al contributo dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze.

D’altronde “l’Ente è nato dalla città, e per la città – ha precisato il vide presidente Pierluigi Rossi Ferrini – e perciò non poteva ignorare una manifestazione di così grande significato per Firenze, ma anche per l’Italia.”

La rassegna fornirà una panoramica su molti temi collaterali inerenti allo spostamento della capitale da Torino: dai presupposti storici (sarà esposta la copia originale della Convenzione di Parigi), al trasferimento delle istituzioni del Regno e della Corte Sabauda, fino all’attività dell’Opificio delle Pietre Dure. Argomenti che rivelano dettagli interessanti e talvolta sorprendenti, come la lettera polemica di Giuseppe Mazzini, il quale riconosceva in Roma l’unica città degna di “comandare” il neonato stato italiano.

Giuseppe Poggi

Un’attenzione particolare dei curatori della mostra è stata rivolta alle modifiche urbanistiche che Firenze ha subito nel corso dei secoli: dalla “città murata”, rimasta quasi intatta per molti secoli dopo il medioevo, agli importanti interventi realizzati dall’architetto Giuseppe Poggi: su tutti la costruzione dei Viali di circonvallazione e di piazzale Michelangelo e la brillante risoluzione dei problemi della regimazione delle acque, dell’uso del verde pubblico e della progettazione della rete ferroviaria.

Uno degli obiettivi principali della mostra è infatti quello di rivalutare la figura dell’archistar fiorentina, sollevandola dalle numerose critiche ad essa rivolte. “Poggi non c’entrava nulla con lo sventramento del centro e con la distruzione delle mura. – ha spiegato il curatore della mostra Piero Marchi – Nel primo caso si parla di interventi successivi, risalenti agli inizi degli anni ’80. Nel secondo caso egli eseguì solamente un ordine del Comune, che prevedeva la realizzazione di ampi boulevards in stile parigino. Poggi ebbe anzi un ruolo fondamentale nel “salvare” almeno le porte murarie, che ancora oggi fanno parte dell’arredo urbano.”

Bargioni, Porta San Gallo, 1820

La mostra “Una capitale e il suo architetto” diventa anche l’occasione, secondo la direttrice dell’archivio di stato Carla Zarrilli, “per celebrare un uomo che sapeva guardare lontano e che ha saputo trasformare quella che era ancora una città medioevale a tutti gli effetti, in una splendida capitale moderna”.

Nell’ambito dell’esposizione rientrano anche numerosi eventi collaterali: presso l’Auditorium dell’Archivio di Stato si svolgerà una serie di concerti da camera, in collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze. Verranno realizzate inoltre alcune giornate di studio, con la partecipazione di eminenti studiosi italiani e stranieri, nonché di giovani ricercatori, tese in particolare ad approfondire le tematiche illustrate nella mostra.

Per informazioni su questi e su tutti gli altri eventi in programma consultare il sito dell’Archivio di Stato di Firenze.

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Posted by on 4 Febbraio 2015. Filed under Cultura,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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