Grosseto – Rispetto al termine della messa in sicurezza del relitto della Costa Concordia, inizialmente previsto per il 31 agosto 2012, i tecnici hanno stimato di poter completare i lavori entro la fine del mese di ottobre, salvo ulteriori imprevisti.
La notizia è emersa ieri durante la sessione del comitato consultivo per l’emergenza successiva al naufragio della Costa Concordia, di cui fa parte anche la Regione Toscana, allargata alla società armatrice e al consorzio Titan-Micoperi, convocata dal commissario delegato e capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli: obiettivo dell’incontro era appunto definire lo stato dell’arte relativo alle attività in corso per la rimozione della nave.
Questo ritardo rispetto al crono programma iniziale, è stato sottolineato, è dovuto a diversi fattori: le condizioni meteo avverse delle ultime settimane, la presenza di forti irregolarità degli strati superficiali del granito del fondo marino e di fessurazioni nella roccia sottostante, la quantità imprevista di roccia da livellare per poter posizionare i basamenti. Fino ad oggi, le costanti rilevazioni svolte dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze non hanno comunque segnalato alcuna anomalia nei movimenti del relitto.
Il progetto di stabilizzazione, pensato per evitare eventuali scivolamenti del relitto nel corso della stagione invernale, prevede l’installazione di un sistema di ritenuta costituito da quattro basamenti ancorati al fondale lato terra: a questi vengono agganciati complessivamente 16 fasci di cavi di acciaio, collegati a punti di forza saldati sulla parte emersa del relitto, pensionati tramite dei martinetti idraulici.
Procedono intanto le attività per il completamento del sistema di tensionamento che permetterà il riassetto verticale della Concordia, quelle per la costruzione del falso fondale e delle sei piattaforme sottomarine sulle quali poggerà il relitto, oltre alla produzione dei cassoni dai quali dipenderà il galleggiamento.
Rimane, comunque, l’impegno del consorzio Titan-Micoperi, condiviso con Costa Crociere e il Comitato Consultivo, a perseguire ogni utile soluzione per ridurre i tempi, mantenendo la sicurezza dei lavori, la salvaguardia dell’ambiente e la vita socio-economica dell’isola.
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