Firenze – Una mensa abusiva utilizzata per la preparazione di centinaia di pasti destinati a lavoratori cinesi e un ostello dove gli “affittuari”, sempre cittadini cinesi, pagavano canoni di affitto tra i 150 e i 200 euro al mese, a persona. E’ quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Firenze in un capannone di oltre 110 mq, situato nella zona dell’Osmannoro, alle periferia del capoluogo toscano.
La scoperta è stata effettuata durante il pedinamento di un cinese di mezza età, sorvegliato da tempo dai militari, in quanto era solito aggirarsi per i capannoni industriali dell’Osmannoro, durante l’ora di pranzo, a bordo di un veicolo Ape, per distribuire confezioni di cibo agli operai cinesi.
All’interno del capannone, di proprietà di un italiano ma affittato a cinesi, era stata organizzata una struttura abusiva, suddivisa in due parti: nella prima parte erano state ricavate 8 “cellette” di pochi metri quadri, delimitate da pannelli di cartongesso, ognuna delle quali con un letto singolo. Le “stanze”, prive di finestre e luce elettrica, venivano affittate a cinesi, molti dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno. Nella restante parte del capannone è stata individuata la mensa, in condizioni igenico-sanitarie pessime per la presenza di muffe, blatte e topi. Inoltre i controlli della Asl hanno permesso di accertare che gli alimenti di origine cinese, con cui venivano confezionati i pasti, erano scaduti da tempo.
Cinque i cinesi senza regolare permesso di soggiorno denunciati, oltre ai due affittuari del capannone, posto sotto sequestro.
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