Firenze – Bambini di pochi mesi che dormivano in mezzo a topi morti e ai loro escrementi, oltre ad una ragazza cinese di 20 anni trovata chiusa a chiave in una stanza.
Queste le scene che si sono trovati davanti gli agenti della polizia municipale di Firenze che hanno effettuato un blitz in due diversi laboratori artigianali cinesi, uno in via Ugo La Malfa e l’altro in via dei Giunchi.
I due capannoni sono stati posti sotto sequestro preventivo per le violazioni urbanistiche riscontrate dagli agenti e sono in corso gli interrogatori per chiarire la questione della giovane reclusa per la quale è ipotizzato il reato di sequestro di persona.
Nelle due strutture, tutte occupate da cinesi, sono state anche trovate, oltre a condizioni igieniche critiche, anche cambi illegittimi di destinazione d’uso degli spazi, adibiti a residenze monolocali improvvisate.
In totale i cittadini cinesi trovati nei laboratori sono stati circa 40, di cui sei non in regola con i permessi di soggiorno.
Gli accertamenti della polizia municipale vanno avanti e si concentreranno anche sull’aspetto fiscale a carico dei proprietari dei capannoni, tutti di nazionalità italiana.
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