Lucca – Un bunker di circa 4 metri quadri e alto 3 metri, completamente attrezzato e probabile rifugio per latitanti o deposito per droga o armi.
A scoprirlo i carabinieri del Reparto Operativo di Lucca nella villa di Giuseppe Lombardo in località Spianate di Altopascio, posta sotto sequestro lo scorso 9 ottobre in occasione dell’operazione che ha portato all’arresto dello stesso Lombardo insieme ad altre 12 persone.
Lombardo, che dalle indagini è ritenuto affiliato alla cosca “Facchineri” legata alla ‘ndrangheta calabrese, operante anche in Lombardia, rappresentava un riferimento in Toscana per la criminalità organizzata.
I carabinieri, durante l’ispezione della villa, hanno scoperto, in uno dei bagni, il passaggio segreto che porta al bunker: l’apertura mimetizzata era posta sul retro di un termosifone, le cui staffe di sostegno consentono di azionarne l’apertura.
L’ingresso era situato nel piano seminterrato dell’abitazione e ricavato nel cemento armato delle fondamenta dell’immobile.
Munito di prese d’aria e di corrente elettrica, nel suo interno i carabinieri del Nucleo Investigativo di Lucca hanno trovato alcune bottiglie d’acqua, una stufa elettrica, una sedia, tutto pronto per essere utilizzato.
Con l’ausilio della Sezione Investigazioni Scientifiche di Firenze il materiale è stato sequestrato e sono stati compiuti i rilevi utili per approfondire gli accertamenti del RIS di Roma e così ricostruire chi o cosa ha ospitato il bunker.
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