Grosseto – La nave da crociera Costa Concordia, naufragata venerdì scorso davanti alle coste dell’Isola del Giglio, si è nuovamente mossa e quindi sono state sospese tutte le operazioni di ricerca e soccorso.
Secondo quanto riferito dai tecnici si tratta di un riposizionamento: la nave ha subito una rotazione di oltre un metro della prua verso terra e di 1,07 di poppa verso il largo.
Ricordiamo che sono ancora 28 le persone disperse: proprio oggi la Prefettura di Grosseto ha pubblicato sul proprio sito l’elenco con i nomi di tutti quelli che mancano ancora all’appello.
Intanto è giunto sul posto il Poseidon, il battello oceanografico dell’Arpat, che effettuerà prelievi sulle colonne d’acqua nello specchio di mare dove è avvenuto il naufragio. Interessate all’indagine, in particolare, le acque a valle della corrente in direzione sud-nord. I campioni saranno poi sottoposti ad analisi multiparametrica.
Ieri i tecnici tecnici dell’Arpat imbarcati su un mezzo della Guardia Costiera, hanno prelevato campioni di acqua superficiale che sono attualmente in lavorazione presso il laboratorio di Siena.
Sul fronte indagini il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, sta valutando la possibilità di ricorrere al tribunale del riesame contro la decisione presa ieri dal gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, di concedere i domiciliari al comandante Francesco Schettino, accusato, lo ricordiamo, di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave.
Nelle motivazioni che hanno portato il gip a prendere questa decisione si legge che “il fatto che ci sia stato abbandono della nave da parte del comandante Francesco Schettino non significa che sussista il pericolo di fuga”.
Dal canto suo il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ha fatto sapere oggi che la Regione valuterà con la propria avvocatura la possibilità di costituirsi legalmente come parte offesa al processo.
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