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Moby Prince. Ieri il giorno del ricordo e della rabbia: “chi sa parli”

Livorno – Chi sa parli. E’ quanto ha chiesto, Loris Rispoli presidente dell’associazione “140” – che riunisce alcune delle famiglie delle vittime della tragedia del Moby Prince – ieri, per l’ennesima volta, durante la cerimonia di commemorazione a Livorno per il ventennale della strage.

”Chiedo a chi è rimasto in silenzio per vent’anni di dire quello di cui è a conoscenza: chi sa parli e gli Stati Uniti, se hanno tracciati radar o fotografie satellitari, li mettano a disposizione” – ha detto Rispoli.

Perché a vent’anni, la tragedia avvenuta nella rada del porto di Livorno il 20 aprile del 1991, costata la vita a 140 persone, è ancora senza colpevoli.

Livorno non dimentica quella notte in cui nessuno si rese conto che oltre alla petroliera Agip Abruzzo le fiamme divoravano il traghetto Moby e la vita di 140 persone. Un solo sopravvissuto, il mozzo del traghetto, Alessio Betrand che ancora oggi si porta dietro gli incubi di quella notte.

“Continueremo a ricordare fino a che non si avranno più elementi di dubbio sulle responsabilità dell’incendio del Moby Prince” ha ribadito il sindaco, Alessandro Cosimi durante la cerimonia che si è svolta come ogni anno nella sala consiliare del Comune.

E come ogni anno la cerimonia è iniziata la mattina, in Duomo con una funzione religiosa in ricordo delle vittime, ed è proseguita con il corteo che dopo aver percorso alcune vie della città è arrivato all’Andana degli Anelli. Qui, sotto la lapide che ricorda i morti di quella notte, è stato deposto un cuscino di rose inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e sono stati letti i nomi delle vittime. Al termine i familiari hanno lanciato in mare delle rose.

Alla commemorazione erano presenti anche alcuni dei familiari delle vittime della strage del treno di Viareggio del 29 giugno 2009 per protestare contro la riforma per il processo breve che potrebbe bloccare definitivamente la possibilità di arrivare alle responsabilità di quanto successo.

Rispoli ha annunciato che il Comitato “140” chiederà che venga cambiato il capo d’imputazione in strage dolosa: “lo chiederemo al presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, ai partiti e ai parlamentari”.

(Foto tratte dal sito www.mobyprince.com)

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Posted by on 11 Aprile 2011. Filed under Cronaca. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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