Firenze – Nelle aziende medio-grandi della Toscana, ovvero quelle sopra i 100 dipendenti, le donne sono ancora penalizzate.
L’allarme arriva dal rapporto redatto, come ogni anno, dalla Consigliera regionale di parità, Marina Capponi, e dalla consigliera supplente, Agostina Mancini, sulla base dei dati inviati dalle aziende nel corso del 2008, ma riferiti al biennio 2006-.2007. Si tratta di 441 aziende, con più di cento addetti: un campione di 182.572 addetti, di cui 981mila circa (il 44,4%) donne.
La distribuzione per qualifiche vede una concentrazione delle lavoratrici nella fascia impiegatizia (51,7%), mentre le dirigenti si fermano al 27,5%, dato in lieve calo rispetto al passato quando la percentuale si attestava sul 30,3%.
Più folta la componente femminile fra i quadri. Se però si depura il dato dal comparto della sanità, pubblica e privata, dove le donne sono tradizionalmente presenti, la percentuale cala ancora, toccando per le dirigenti l’11,4% e per i quadri il 28,7%.
“Ciò evidenzia – scrive nella sua introduzione la consigliera di parità – come il soffitto di cristallo non solo non sia stato infranto ma si sia addirittura abbassato”. Il “soffitto di cristallo” è l’ostacolo invisibile che impedisce alle donne di salire più in alto, anche quando apparentemente ostacoli non ce ne sono.
Le donne sono anche il 68% dei lavoratori a termine e l’89% di coloro che lavorano part time. In particolare sono 6 le tipologie di attività dove la presenza femminile è inferiore al 10%: laterizi e cementi, cartario e cartotecnico, editoria, autolinee, trasporti marittimi, vigilanza. Più “rosa” invece le imprese di commercio, pulizie, sanità, servizi alle imprese, cuoio e confezioni in serie.
Nell’industria la componente femminile è più concentrata fra le impiegate (56,9%), le operaie sono il 37,3%, mentre sono rare quadri e dirigenti. Nel terziario la componente femminile aumenta: le dirigenti sono il 30,5%, i quadri il 59,3%.
Questa la situazione prima che la crisi travolgesse anche il mercato del lavoro toscano che, fino al 2008, era stato trainato proprio dalla crescita del lavoro femminile.
“Gli ultimi dati Istat (quarto trimestre 2009) elaborati dal servizio lavoro per la Toscana – ha detto l’assessore regionale al lavoro e attività produttive, Gianfranco Simoncini – ci dicono che il tasso di disoccupazione femminile, che nel trimestre precedente era al 6,7% e nello stesso periodo del 2008 al 7,4% tocca ora l’8,7%, livello record dal 2001 ad oggi ed il tasso di occupazione femminile è sceso al 54,6% rispetto al 55,4 di un anno fa. E’ per questo – ha aggiunto Simoncini – che puntiamo, con le misure anticrisi messe in campo anche per il 2009, a sostenere le assunzioni di donne, offrendo incentivi maggiorati del 20% per le aziende che assumono manodopera femminile”.
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