Firenze – Anche se leggendo le notizie di cronaca non sembrerebbe nel 2012 sono diminuiti gli incidenti stradali in Toscana.
A dirlo sono i numeri del Sirss (sistema integrato regionale per la sicurezza stradale), convalidata da i dati Istat.
I numeri raccontano di un anno in cui il numero dei sinistri è calato del 9,4%, quello dei feriti è sceso di 8,4 punti percentuale e quello delle vittime della strada è diminuito del 6,6% rispetto al 2011.
Dati positivi favoriti anche dalla crisi economica e al fatto che circolano sulle strade meno automobili, ha detto l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli che ha presentato i risultati e le iniziative della Regione in tema di sicurezza stradale.
Dal 2001 al 2012 il trend mostra una riduzione costante del numero di incidenti e feriti (entrambi -25% in undici anni) e un dimezzamento del numero dei morti.
Rimangono le strade urbane quelle più pericolose: su queste si verifica il maggior numero di incidenti (79,4% contro il 20,6% delle strade extraurbane), anche se in proporzione risultano più gravi quelli che avvengono in contesto extraurbano.
Gli incidenti avvengono soprattutto nei giorni feriali: nei cinque giorni feriali si verifica il 76,8% degli incidenti, circa il 15% a giorno.
Il sabato la percentuale si attesta al 13,5%, la domenica al 9,7%. La fascia oraria in cui si concentrano è quella 8-20 (79,7 %), con picchi che corrispondono ai tragitti casa-lavoro e casa-scuola.
L’indice di mortalità aumenta, invece, nelle ore notturne (dalle 22 alle 7), raggiungendo il picco massimo (6 morti ogni 100 incidenti) nella fascia oraria 4-5.
Analizzando i dati in base ad altri parametri, come il sesso, l’età delle persone coinvolte e il tipo di veicolo guidato, emerge che tra i feriti, le femmine rappresentano il 41% del totale, i maschi il 59%, mentre nei decessi le femmine rappresentano il 20% del totale, mentre i maschi sono l’80%.
Le fasce di età più soggette a incidenti sono quelle tra i 26 ed i 55 anni, nelle quali si concentra la maggior parte dei feriti del 2012.
Considerando, invece, i veicoli coinvolti in incidenti, si vede che tra le vittime della strada il 32,8% è morto in auto (27,5% uomini, 5,3% donne), il 24,1% è morto utilizzando un motociclo (22,5% uomini, 1,6% donne), il 9,5% è morto spostandosi in bicicletta (7% uomini, 2,5% donne), la stessa percentuale, cioè il 4,1%, è morto a bordo di veicoli pesanti (3,7% uomini, 0,4% donne) e di ciclomotori o quadricicli leggeri (3,3% uomini, 0,8% donne), lo 0,4% è morto a bordo di un autobus.
Il restante 25% tra le vittime della strada è rappresentato da pedoni deceduti a causa di investimenti (15,2% uomini, 9,8% donne).
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