Firenze – Il turismo nonostante la crisi si difende bene soprattutto in termini di presenze, meno per quanto riguarda la spesa complessiva. I turisti aumentano di numero ma diminuiscono i giorni della loro permanenza in Toscana.
Seconda una ricerca presentata da Confesercenti è prevista una crescita del 30% ma il 25 % dei turisti che arriverà in Toscana, sia italiani che stranieri, ridurrà il periodo delle vacanze; tanto che se le previsioni verranno confermate quella del 2010 sarà battezzata “l’estate delle vacanze lampo”.
Il picco dei vacanzieri è atteso per la parta centrale del mese di agosto ed è destinata a scendere a settembre. D’altra parte non è solo il costo del soggiorno a pesare nei bilanci familiari: la benzina è aumentata così i pedaggi autostradali e le tariffe dei treni.
Per questo si cerca di risparmiare scegliendo sistemazioni in appartamenti, magari da dividere con altre famiglie, servizi low cost penalizzando – dicono da Confersercenti – le strutture alberghiere. I tour operator riescono ancora a vendere bene la Toscana nel suo complesso sia le città d’arte che le zone balneari.
L’ostacolo principale precisano non è rappresentato dal prezzo dei pacchetto offerto ma dalla mancanza di infrastrutture adeguate: trasporti pubblici inefficienti, la rete autostradale limitata, la scarsità dei collegamenti aerei e non ultima la mancanza di un’efficace informazione preventiva su eventi, mostre aperture di musei e collezioni.
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