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In Toscana 8mila i commercianti coinvolti dall’usura

Firenze – “Il rapporto sull’usura presentato oggi a Firenze dimostra come nella crisi economica e finanziaria le mafie prosperino e diventino, purtroppo, anche in Toscana le “banche” delle piccole medie imprese”.

Sono le parole di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera oggi a Firenze per presentare la 18/a “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafia”, promossa da Libera e Avviso pubblico, che quest’anno si svolgerà a Firenze il 16 marzo.

Secondo la ricerca “Rischio usura nelle province toscane” – realizzata da SOS Impresa con Confesercenti in collaborazione con il Consiglio Regionale Unipol e presentata sempre questa mattina – oltre a Firenze sono Pistoia, Livorno, Pisa e Prato le province della regione più colpite dal fenomeno, con un indicatore di rischio usura più alto della media italiana.

In Toscana sarebbero 8.000 i commercianti coinvolti in vicende di usura, il 10,6% dei commercianti attivi.

“La mafia è un pericolo per l’economia regionale, ha scritto il presidente della Regione Enrico Rossi, in un messaggio inviato agli organizzatori dell’iniziativa e sono perciò “benvenute le iniziative come questa di Libera per ricordare le vittime di mafia”, perché “mantenere viva la memoria è mantenere alta l’attenzione”.

Il 16 marzo sono attese a Firenze oltre 120mila persone; già 500 i bus prenotati che arriveranno da tutta Italia e un treno speciale dalla Ligura.

A guidare il corteo che si snoderà per le strade di Firenze saranno 600 familiari delle vittime della mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari.

La marcia partirà dalla Fortezza da Basso per arrivare allo Stadio Franchi. Qui sarà allestito un palco dove saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime della mafia: cittadini, magistrati, giornalisti, amministratori locali, uccisi perché hanno fatto il loro dovere.

“Fare quei nomi è importante, restituisce dignità alle vittime e ai familiari delle vittime colpiti da un dolore immenso”, ha detto il Procuratore Capo della Repubblica di Torino, Giancarlo Caselli alla presentazione della Giornata. “Delegare la lotta antimafia soltanto alle forze di polizia e alla magistratura è perdente – ha aggiunto Caselli – insieme all’antimafia della repressione deve infatti funzionare l’antimafia della cultura e dei diritti”.

La marcia sarà preceduta il 15 marzo da un incontro a Palazzo Vecchio tra i familiari delle vittime delle mafie al quale seguirà una preghiera interreligiosa nella Basilica di Santa Croce alla quale sarà presente anche l’imam di Firenze, Elzir Izzedin.

Il programma integrale dell’iniziative sul sito di Libera.


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Posted by on 5 Marzo 2013. Filed under Cronaca. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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