Firenze – Gli infortuni mortali, in Toscana, sono passati dai 96 del 2004 ai 62 del 2009; un calo pari al 15%. Numeri comunque, sempre troppo alti: negli ultimi cinque anni sono state 67 le vittime in Toscana, 18 nella provincia di Firenze.
I dati sono stati illustrati, ieri, a Firenze dove si è celebrata per la 60° Giornata nazionale delle vittime di incidenti sul lavoro, organizzata dall’Anmil, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.
La Giornata è cominciata in piazza Unità d’Italia, con la deposizione della corona al Monumento ai Caduti; è proseguita alle 9, nella Basilica di San Lorenzo, con la celebrazione della Messa da parte del cardinale Monsignor Claudio Maniago.
Alle 10.30 il corteo ha raggiunto Palazzo Vecchio, dove nel Salone dei Cinquecento si è tenuta la cerimonia civile.
Durante il confronto avvenuto in Palazzo Vecchio – alla presenza del Prefetto Paolo Padoin, con gli interventi di Questura e Comandi provinciali di Guardia di Finanza e Carabinieri, del segretario Uil Vito Marchiani in rappresentanza di Cgil Cisl e Uil – l’assessore regionale al Diritto alla Salute Daniela Scaramuccia ha ricordato il dramma degli immigrati che “fanno troppo spesso i conti con la mancanza di tutele”.
Presente alla cerimonia anche il vice Presidente del Senato Vannino Chiti che è tornato sulla condizione degli immigrati: le condizioni di insicurezza aumentano quando si vive di lavoro nero e quando si è ricattati e si ha paura di perdere in ogni momento il posto di lavoro.
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