Firenze – Diecimila studenti delle scuole secondarie di tutta la Toscana sono arrivati stamani a Firenze al Mandela Forum in occasione della Giornata della Memoria.
Sul palco al saluto delle istituzioni, prima quello del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, di molti presidenti della Province e del presidente della Regione, Enrico Rossi, sono seguite le testimonianza dei sopravvissuti.
Storie che abbiamo sentito più volte ma che non perdono la loro drammaticità nel racconto di coloro che nei campi di sterminio persero tutti i loro cari e per anni vissero accanto alla morte.
Silenzio e grande emozione da parte degli studenti nell’ascoltare ad esempio le vicenda delle sorelle triestine Andra e Tatiana Bucci sopravvissute ad Auschwitz e agli esperimenti del dottor Mengele, sopravvissute perché scambiate per gemelle e quindi “degne di attenzione”.
Tatiana Bucci ha ricordato come la madre ogni giorni quando erano nel campo venisse a trovarle e ricordasse ad ognuna di loro,tutti i giorni, nome e cognome: “la mamma ci ricordava sempre il nostro nome e cognome perché non dovevamo diventare numeri”.
Ospite d’onore lo scrittore israeliano Abraham Joshua.
Il presidente Rossi, che ha scelto le parole di Primo Levi per ricordare i giorni dell‘Olocausto, ha colto l’occasione della giornata della memoria per rivolgere due inviti ai partecipanti: eliminare dal lessico parole come vucumprà, badanti, clandestini e extracomunitari e anche quelle parole offensive rivolte agli omosessuali; e sostenere la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza “L’Italia sono anch’io”.
Rossi ha annunciato che la Toscana promuoverà anche una legge di iniziativa regionale e proporrà alle altre Regioni di fare la stessa cosa in modo da sollecitare il Parlamento perché intervenga a favore del riconoscimento della cittadinanza e del diritto al voto a chi nasce nel nostro Paese.
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