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Festa dei Piccoli Comuni Toscani: dalle scuole in rete ai prodotti tipici

Firenze – Puntare sulle nuove tecnologie e valorizzare le eccellenze dei singoli territori: è questa la ricetta dei piccoli comuni toscani (quelli con meno di cinquemila abitanti) per uscire dalla crisi, un binomio che sarà al centro dell’edizione 2010 di Voler bene all’Italia, che si svolgerà dal 7 al 9 maggio. L’evento, che vede la partecipazione in tutta Italia di oltre 2000 piccole realtà locali, è organizzata per il settimo anno consecutivo da Legambiente e presenta un ricco calendario di feste, visite guidate, mostre di prodotti tipici: l’elenco completo degli appuntamenti è sul sito www.piccolagrandeitalia.it

La Toscana, regione con il più alto numero di comuni che parteciperanno alla tre giorni (oltre 100), sarà al centro della manifestazione, con l’evento clou in programma domenica 9 maggio a Scansano: ospite d’onore il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Una scelta non casuale, ha sottolineato Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, visto l’impegno del Governo, e della Lega in particolare, nell’attuare il Federalismo che dovrà tener conto delle piccole realtà, assegnando loro le giuste risorse. “Sopravvivere significa poter mantenere in questa realtà i servizi necessari, dagli uffici postali alle scuole – ha sottolineato Realacci – e per questo i piccoli comuni sanno che è fondamentale puntare su due elementi: nuove tecnologie e valorizzazione delle proprie ricchezze”.

A dimostrazione di ciò ,tra le iniziative di punta dell’edizione 2010, ci sarà presentato il progetto sperimentale “Errequ@dro: Scuole in rete per la messa in rete delle scuole della Toscana. Sono otto le scuole, situate in comuni montani o delle isole (Giglio e Capraia), dove cioè il disagio scolastico è maggiormente avvertito, che saranno messe in rete il 7 maggio per far dialogare tra loro gli studenti. “La maggior parte dei piccoli comuni si trova in aree montane e uno dei problemi più grandi è quello di poter garantire un’istruzione ai ragazzi – ha spiegato Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – da questo punto di vista la riforma Gelmini non ci aiuta: abbiamo calcolato che il taglio per il prossimo anno potrebbe interessare 25 scuole elementari montane”. L’altro problema è lo sviluppo delle nuove tecnologie, a cominciare da internet: Giurlani ha annunciato che entro il 2010 sarà raggiunta la copertura totale per i comuni montani in Toscana.

Tra gli argomenti affrontati in questa edizione della Festa dei Piccoli Comuni vi sarà anche quello dell’assetto idrogeologico: se ne parlerà in un convegno a Vernio, uno dei comuni più colpiti dal maltempo del Natale scorso con oltre cinque milioni di euro di danni. “Abbiamo bisogno di interventi finanziari per risolvere questo problema – ha spiegato il sindaco, Paolo Cecconi – ma abbiamo anche bisogno di imparare a valorizzare i nostri territori per creare nuova ricchezza”. In questa direzione va la scelta di Vernio di promuovere la produzione di energie alternative: qui, entro il 2011, saranno attivati cinque impianti mini-idro, per la produzione di energia pulita. “La produzione di energia pulita copre circa il 30% del fabbisogno totale della Toscana – ha spiegato Luciano Martelli, responsabile delle relazioni esterne Enel, che con il progetto Enel Green Power si occupa dello sviluppo di energie alternative – La maggior parte di questi impianti si trovano proprio nei piccoli comuni, a cominciare da Larderello”.

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Posted by on 4 Maggio 2010. Filed under Cronaca,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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