Firenze – Aiutare le testate giornalistiche on line di piccole e medie e imprese toscane a rinnovarsi, sostenendole negli investimenti, e le start up editoriali locali a crescere.
Un sostegno che arriva dalla Regione per continuare a garantire la pluralità dell’informazione di fronte ad una generale crisi dell’editoria che in questi anni non ha risparmiato nessun media tradizionale con l’azzeramento di tante realtà locali e favorire il processo di digitalizzazione.
Grazie ad un bando regionale da 350mila euro in totale saranno concessi a piccole imprese editoriali locali, aiuti in conto capitale fino al 50% delle spese sostenute per progetti di investimento.
L’annuncio lo ha fatto l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti nel corso del secondo giorno del convegno Dig.it, all’Auditorium di Sant’Apollonia a Firenze – il primo evento italiano dedicato al giornalismo digitale – organizzato dall’Associazione Stampa Toscana in collaborazione con Lsdi e il gruppo di lavoro sul giornalismo digitale Digiti.
Molte domande all’assessore da parte della platea per conoscere con esattezza le caratteristiche del bando che sarà pronto entro la fine del mese, e qualche mormorio di delusione per chi dal bando si aspettava, forse, una diffusione di risorse a “pioggia”.
Per tutti coloro che lavorano con le notizie sul web la domanda vera a cui dare risposte è come “monetizzare” l’informazione e quale sia il modello di business che garantisca introiti e lavoro remunerato per i giornalisti.
Un interrogativo che non può essere sciolto da un bando pubblico che ha il pregio di offrire alle imprese medio – piccole la possibilità di effettuare investimenti e ristrutturazioni.
“In autunno – ha precisato l’assessore – contiamo di formare le graduatorie e liquidare entro l’anno quanto stanziato nel frattempo tutti i consigli, suggerimenti, valutazioni saranno presi in considerazione”.
Chi potrà partecipare al bando? Tutte le piccole e medie imprese toscane in possesso di testate giornalistiche on line, registrate presso un tribunale all’interno della circoscrizione in cui la testata ha la redazione; l’iscrizione nel registro degli operatori delle comunicazioni (ROC) presso l’AGCOM.
Le testate devono essere del tutto on line: non devono essere controllate da società o soggetti editoriali che editino anche testate giornalistiche cartacee, quotidiane, con diffusione interregionale o con una tiratura in ogni caso superiore alle 10mila copie. Sono escluse i titolari di concessioni di frequenze radiotelevisive digitali.
Con il bando la Regione agevolerà gli investimenti hardware e software; lo svecchiamento delle apparecchiature e la copertura di eventuali spese di consulenza.
Il video con l’intervista all’assessore regionale alla cultura, Cristina Scaletti:
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