Siena – Assegni di maternità o contributi per canoni di locazione, ottenuti dichiarando il falso: è quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Siena che ha denunciato 36 persone. I controlli, che hanno riguardato i primi quattro mesi del 2010, sono scattati in base ad un protocollo d’intesa siglato con i 18 comuni della provincia di Siena per consentire lo scambio di informazioni e aumentare le verifiche sull’erogazione delle prestazioni sociali agevolate.
Le analisi incrociate dei dati, eseguite dai reparti territoriali di Siena, Tenenza di Montepulciano, Tenenza di Poggibonsi e Brigata di Chiusi, hanno portato a 35 controlli, di cui 34 risultati irregolari, con la denuncia di 36 persone. Un dato elevato che secondo le Fiamme Gialle sarebbe in aumento: la percentuale di irregolarità nel 2009 era del 52%, solo del 19% nel 2008.
I controlli riguardano le banche dati in uso alla Guardia di Finanza e le liste che pervengono dai Comuni: l’incrocio dei dati è finalizzato ad appurare la reale situazione economica dei soggetti che richiedono contributi agli enti pubblici, denunciando una presunta situazione di disagio.
Nel corso dell’attività sono emerse autocertificazioni irregolari in cui venivano indicati redditi inferiori a quelli reali, oppure venivano del tutto omessi i patrimoni mobiliari ed immobiliari posseduti. Le principali violazioni sono legate a richieste per ottenere contributi comunali per il canone di locazione, per beneficiare di servizi scolastici, o per ricevere assegni di maternità o aiuti economici per altri servizi sociali. Nei confronti dei 36 denunciati sono già state avviate le procedure per la revoca dei benefici ottenuti.
Durante le indagini le Fiamme Gialle hanno anche individuata una società di Sovicille che risultava del tutto sconosciuta al fisco, con un’omessa dichiarazione dei redditi per oltre 500.000 euro.
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