Grosseto – La nave Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio scorso, lascerà il Giglio entro la primavera del 2013, per salvaguardare la prossima stagione turistica dell’isola della Toscana: è quanto emerso nell’ultima riunione dell’Osservatorio di monitoraggio, durante la quale sono stati presentati i dettagli del progetto di recupero da parte del consorzio italo-americano Micoperi-Titan.
In particolare il progetto ha analizzato tutte le fasi del piano di rimozione della Concordia, confermando quanto già annunciato nel progetto approvato dalla Conferenza dei Servizi e nelle precedenti riunioni.
Grazie infatti ad una serie di analisi e sopralluoghi è stato possibile appurare le diverse tecnologie per la realizzazione dei lavori, in relazione all’efficacia dell’operazione e all’esigenza di prevenire e contenere possibili impatti sull’ambiente.
Le stesse tecniche di perforazione del fondale sono state rivalutate in riferimento alla mappatura degli stessi, per minimizzarne gli effetti, così come sono state definite e già avviate tutte le azioni di monitoraggio dell’ambiente marino e terrestre.
A fine riunione è stato così possibile procedere ad avviare gli ordini per la produzione e le forniture di tutti i componenti e i materiali necessari per le lavorazioni.
Secondo il cronoprogramma aggiornato dei lavori, il riassetto verticale e il rigalleggiamento della Costa Concordia dovrebbero avvenire entro la primavera del 2013 ma obiettivo del Consorzio Micoperi-Titan, Costa Crociere e Osservatorio, sarà quello di ridurre ulteriormente i tempi, pur mantenendo la sicurezza dei lavori e il risultato finale.
Intanto i lavori di recupero sono già partiti a fine luglio, come da programma, con la rimozione dello scoglio incastrato sul fianco della nave: una parte della roccia asportata è stata consegnata al Comune di isola del Giglio che ne farà un monumento ai caduti a ricordo della tragedia.
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