Firenze – “Di bufala non una bufala”: è questo uno degli spot, ideati dai 315 ragazzi delle scuole di Firenze, Prato e Pistoia, che hanno partecipato alla campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Osservatorio Anticontraffazione, istituto presso la Camera di Commercio di Firenze, per fa conoscere ai giovani rischi e conseguenze dell’acquisto di prodotti contraffatti.
Spesso infatti l’attenzione dei più giovani nei confronti dell’acquisto di prodotti falsificati, che si presentano a prezzi inferiori rispetto all’originale, è minimo per la mancanza di conoscenza dei possibili rischi per la propria salute o per ciò che la contraffazione nasconde, come il lavoro nero e lo sfruttamento minorile.
Da qui è nata l’idea dell’Osservatorio di stimolare tra gli allievi di 12 istituti di scuole medie, inferiori e superiori, di Firenze, Prato e Pistoia una riflessione sull’argomento. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di rendere i ragazzi protagonisti di un progetto di comunicazione verso i loro coetanei che spiegasse a cosa si va incontro comprando un prodotto taroccato: non solo rischi per la salute o una multa salatissima, ma anche le conseguenze economiche e sociali del fenomeno. Numerosi i prodotti realizzati, dai filmati, ai manifesti, alle locandine, che in futuro potrebbero costituire lo spunto per vere e proprie campagne di comunicazione sul tema.
“La lotta alla contraffazione passa anche dai banchi di scuola – ha detto il prefetto di Firenze, Andrea De Martino – una volta che i giovani sono informati, possono acquistare con consapevolezza tutelando la loro salute, e al tempo stesso veicolare il messaggio anche nelle loro famiglie”.
I lavori degli studenti sono tutti esposti alla Palazzina Lorenese, all’interno di ART, la mostra internazionale dell’Artigianato in corso alla Fortezza da Basso di Firenze, fino al 2 maggio.
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