Firenze – Distribuzione in tutte le regioni di clandestini e profughi, e possibilità di scelta agli enti locali sulla sistemazione solo di questi ultimi: sarebbe questo in sintesi quanto stabilito ieri a tarda sera tra Governo e Regioni nell’incontro di Palazzo Chigi in merito alla questione degli sbarchi a Lampedusa.
Secondo quanto emerso il Governo si è detto disponibile a concedere alle Regioni la scelta della distribuzione dei profughi ma per quanto riguarda invece i clandestini, circa 18.000 persone, saranno destinati ai siti già individuati in tutta Italia: in Toscana, sarà la base di Coltano, in provincia di Pisa, ad accoglierli.
Come ribadito dal presidente della Regione Enrico Rossi, all’uscita dal vertice, la scelta di Coltano “è sbagliata ma il ministro degli Interni Roberto Maroni è apparso deciso ad andare per la sua strada e a non prendere in considerazione l’idea di distribuire in tutte le province toscane queste persone”.
Rossi ha riferito che i lavori per la sistemazione di Coltano prenderanno il via come previsto, e che il Governo avrebbe respinto “l’ipotesi di estendere l’articolo 20 della legge del 2003 sull’emergenza profughi, che avrebbe permesso a queste persone di guardare anche ad altri Paesi europei”. Secondo Rossi l’idea del Governo è quella di rimandare queste persone in Tunisia “ma non si sa quando sarà possibile”.
Ieri intanto a Coltano si è svolta la manifestazione di protesta: circa 300 persone si sono radunate davanti alle recinzioni della base, presente anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi che ha ribadito la contrarietà ad accogliere a Coltano tutti gli immigrati.
Questa mattina dovrebbero iniziare i lavori per la sistemazione del centro: si tratterebbe per lo più di opere idrauliche, di canalizzazioni e interventi di impermeabilizzazione del terreno, che richiederanno alcuni giorni per rendere la tendopoli operativa da parte dei vigili del fuoco. A gestire il campo dovrebbe essere poi la Croce Rossa.
Commenti recenti